Balansino Giovanni - Luca Sforzini Arte

Dal bel sito giovannibalansino.com : “Nasce a Savigliano (CN) il 10 febbraio 1912. Successivamente si trasferisce a Milano, dove la mamma apre una scuola di taglio. Durante la giovinezza esercita vari mestieri per vivere: a 18 anni fa il decoratore a Cantù, aiutando il pittore Carlo Pianca nei lavori per le chiese di San Michele di Cantù ed Asnago. E' allievo di Ugo Bernasconi a Cantù, e l'insegnamento del pittore, che aveva desunto da maestri francesi e lombardi, la delicata cortesia di un animo realmente aperto alle tenerezze, di figure immerse in ambienti palpitanti di verdure e masse composte sotto cieli azzurri, gli vale per trovare i rapporti dei colori come si presentano nella natura e per affermare le movenze del disegno; nel precisare i singoli elementi e l'insieme delle composizioni. Consegue la sua prima affermazione, ancora diciottenne, al premio Fornara, presso l'Accademia di Brera a Milano, con il dipinto "La chiesa di Griante". Nel 1942 tiene la prima personale a Milano, presso la galleria d'arte "Grande". Ad essa seguiranno numerose mostre in tutte le principali città italiane e all'estero.Nello stesso anno si trasferisce a Rescalda, dove rimarrà fino alla fine dei suoi giorni. Nel 1956 soggiorna per alcuni mesi a Rio Cuarto, in Argentina, dove la madre si era nel frattempo trasferita. Espone nel 1957 presso la galleria "Van Riel" di Buenos Aires, riscuotendo un grande successo. Nel 1964 si reca per la prima volta a Parigi, Strasburgo e Bruxelles. Verso la fine degli anni sessanta è in Egitto e Creta con la crociera dei pittori, sulla motonave "Achilleus" e, successivamente, a New York.Nel 1970 ritorna a Parigi col pittore Raffaello Locatelli. Nel '71 sarà con lo stesso pittore a Bruges e Ostenda. Nel 1972 e 1973 viaggia, con il figlio Giancarlo, in Bretagna e a Parigi. A partire da quell'anno ritornerà varie volte in Bretagna, nelle località di Le Conquet, Saint Aven e Le Pouldu. Successivamente il suo interesse artistico in terra francese si sposterà a Parigi, dove si recherà quasi ogni anno, fino al 1985, dipingendovi vedute del lungo Senna, di Montmartre e dei famosi boulevards. I temi a lui più cari, oltre a quelli già menzionati, rimangono il paesaggio, soprattutto quello lombardo e piemontese, le marine di Varazze e della costa romagnola e le nature morte, per lo più ambientate su una spiaggia. E' instancabile sia nel dipingere che nell'allestire mostre e continuerà anche quando le sue condizioni di salute consiglierebbero una pausa di riposo. La sua ultima mostra è a Desenzano. Muore improvvisamente la domenica mattina del 13 luglio 1986.”


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